Tillandsia

 

Tillandsia in coltivazione

Tillandsia in coltivazione

Anche dette “piante del’aria”. Si tratta di un genere di circa 500 specie appartenenti alla famiglia delle Bromeliaceae, diffuse in una vasta area dei continenti nord e sud americano. Sono piante epifite, che ovvero crescono solitamente su altre piante usate solo come sostegno e non come fonte di nutrimento come fanno invece le piante parassite. Ma sono in grado, grazie al loro elevato livello di specializzazione, di crescere sui supporti più disparati, e nelle loro zone di origine non è raro vederle crescere anche su pali telefonici, fili elettrici e altri sostegni insoliti, strabilianti. Caratteristica peculiare di molte specie di Tillandsia è infatti quella di avere un apparato radicale spesso avente solo funzione di ancoraggio: l’acqua e le sostanze nutritive necessarie alla loro sopravvivenza vengono assorbite dall’aria grazie a particolari strutture microscopiche presenti sulle foglie dette tricomi, che conferiscono il caratteristico aspetto vellutato a queste piante. Questa caratteristica le rende capaci di depurare l’aria, e sono state anche utilizzate in uno studio condotto dal professor Luigi Brighigna dell’università di Firenze come rilevatori dei livelli di inquinamento dell’aria.
Molte Tillandsia si adattano molto bene come piante in coltivazione. Hanno per lo più dimensioni contenute, e sono reperibili in molti vivai e negozi di piante, sia come piante singole che in composizioni. Personalmente sconsiglio l’acquisto di queste ultime, poiché per la loro realizzazione le piante vengono solitamente fissate ai supporti con colla a caldo, che le danneggia. Consiglio di comprare esemplari sfusi, creando quindi un supporto “casalingo” (può essere del banale fil di ferro plastificato, un vaso o ciotola riempito di ghiaia, evitare il terriccio: se la pianta dovesse essere costantemente a contatto con una superficie umida marcirebbe in pochi giorni).
Durante la bella stagione è bene tenere le Tillandsia all’aperto, riparandole dal pieno sole: ideale è una posizione luminosa ma ombreggiata. Nonostante alcune specie sopportino il gelo, quando le temperature scendono sotto i 10 gradi è bene ripararle in casa, sempre in posizione luminosa.
Le Tillandsia assorbono acqua e sostanze nutritive per via fogliare. E’ quindi importante nebulizzare sovente ed abbondantemente (fino al gocciolamento) la pianta, in estate anche due volte al giorno, utilizzando acqua non calcarea, come acqua minerale a basso residuo fisso o acqua demineralizzata per ferri da stiro. Nella stagione fredda le nebulizzazioni possono essere ridotte. Utile anche immergere completamente la pianta in acqua una volta a settimana. In estate si può fertilizzare con cadenza mensile aggiungendo una piccola quantità (non oltre la metà della dose consigliata in etichetta) di concime per orchidee all’acqua della nebulizzazione.

 


Ultimo aggiornamento: 20 03 2012


Torna alla HOMEPAGE 
- Sito sviluppato da Andrea M. "Steam" Rivolta -