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Dionaea muscipula (J. Ellis)
Famiglia: Droseraceae Genere: Dionaea Specie: muscipula Nome comune: Dionea; Venere Acchiappamosche; Venus Fly trap; Tippitiwitchet. (desueto) Origine geografica: Carolina del nord e Carolina del Sud (U.S.A.) Habitat naturale: è endemica nelle aree costiere della Carolina del Nord e del Sud (U.S.A.). L'area di queste piante si sta restringendo rapidamente a causa delle attività umane, in particolare per la costruzione di case di vacanza e campi da golf: anche a causa del bracconaggio è quasi scomparsa dal Sud Carolina, mentre più consistente è ancora la sua presenza del Nord. Popolazioni di questa pianta sono presenti in Florida; da taluni è ritenuta autoctona in questo stato, ma più probabilmente questa presenza è dovuta all'introduzione della pianta ad opera di coltivatori. Vi sono tentativi di introduzione della pianta in Virginia e New jersey ed in altre regioni, statunitensi ma non solo. Descrizione: pianta erbacea perenne. Apparato radicale: è piuttosto esiguo, con lunghe radici (possono arrivare ad una profondità di 30 centimetri) di colore nero o bruno scuro, filiformi e raramente o mai ramificate che originando dalla parte inferiore del rizoma e affondano verticalmente nel substrato. La parte in crescita delle radici ha un colore bianco, che scurisce con il maturare dei tessuti. Foglie: originano dal punto di crescita, solitamente unico, disponendosi attorno ad esso in una rosetta irregolare. Il punto di crescita (gemma) è posto all'estremità del rizoma, avvolto e protetto dal segmento prossimale (adiacente al rizoma) dei piccioli fogliari che sono allargati e carnosi. La foglia vera e propria è modificata in una trappola per la cattura degli insetti, simile ad una tagliola: le due lamine fogliari, unite per la nervatura centrale con una inclinazione che può variare solitamente dai 45 ai 90 gradi (ma in alcune cultivar può essere maggiore), hanno una forma quadrangolare, con i lati adiacenti alla nervatura corti e dritti, mentre il margine opposto alla nervatura ha forma arcuata, coronata da denti (anche detti ciglia) solitamente rivolti verso l'interno. Da ghiandole presenti sul margine della trappola presso l'attaccatura delle ciglia viene prodotto un liquido zuccherino (nettare) che ha la funzione di attrarre gli insetti, mentre nella parte centrale di ogni lamina fogliare si trovano dei peli sensori, solitamente in numero di tre, che quando stimolati provocano la chiusura della trappola. Normalmente l'interno della trappola ha colore rosso acceso, mentre il bordo, la parte esterna e le ciglia hanno colore verde, ma possono esservi variazioni da pianta a pianta, o anche per la stessa pianta in diversi periodi di sviluppo. La trappola può raggiungere una lunghezza di 5 centimetri. La trappola è retta da un picciolo allungato di circa 5-10 centimetri ma che può raggiungere i 20 centimetri di lunghezza. E' stretto e carnoso alla base, con funzione di riserva per la pianta e di protezione per la gemma, mentre approssimandosi alla trappola può presentare delle strutture laterali chiamate ali. La forma e le dimensioni della foglia della Dionaea cambiano caratteristiche durante l'anno. Possono essere individuati tre fasi di sviluppo: - fase primaverile: dopo l'inverno, col mitigarsi delle temperature, la pianta esce dal riposo, aumentando il ritmo di sviluppo e la produzione e dimensione delle foglie, che in questa fase sono per lo più radenti al suolo, verdi e i piccioli sono corti ed hanno ali assai pronunciate; - fase estiva: in corrispondenza della fioritura la pianta comincia a produrre le foglie "estive", solitamente erette con un picciolo lungo e con ali ridotte o assenti. Va precisato che non sempre e non tutte gli esemplari di Dionaea producono foglie erette di questo tipo. In particolare, esistono forme e cultivar prostrate che crescono sempre radenti al suolo con piccioli di foggia primaverile; - fase di quiescenza (riposo invernale): con l'abbassarsi delle temperature la pianta entra in una fase di riposo. La Dionaea rallenta il ritmo di crescita, producendo meno foglie con trappole di dimensioni ridotte, piccioli brevi e ali ampie. Fiore: in primavera (in Italia all'incirca nel mese di aprile) la pianta produce dal centro della rosetta fogliare uno scapo floreale, che può raggiungere anche i 40 centimetri di altezza, simile nella prima fase dello sviluppo ad un turione di asparago. Lo scapo reca sulla cima da uno a quindici fiori bianchi. Ogni fiore ha 5 sepali verdi, 5 petali bianchi, solitamente 15 stami ed un pistillo composito. I fiori sono autofertili ma non autoimpollinanti. La fioritura, poco significativa, richiede alla pianta una grande quantità di energie, traducendosi in un forte rallentamento se non nel totale arresto della produzione di foglie e perfino nella morte di esemplari troppo giovani o debilitati. Considerando anche che la riproduzione per seme della Dionaea è assai lunga (è quindi da preferirsi la riproduzione asessuata per talea o divisione) è consigliabile recidere lo scapo appena possibile. Bibliografia
- Pietropaolo, James e Patricia. Carnivorous plants of the world. Timber Press Inc., 1986. Ultimo aggiornamento: 15 04 2012 Torna alla HOMEPAGE - Sito sviluppato da Andrea M. "Steam" Rivolta -
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